
La signora Carla non aveva molte paure. L’unica cosa che la spaventava veramente era dimenticare. Dimenticare qualsiasi cosa: dal latte mentre faceva la spesa, al nome di quella sua vecchia amica; dall’orario dell’appuntamento dal medico, a dove aveva appoggiato gli occhiali la sera prima. Il solo pensiero di dimenticare le stringeva la gola, la ammutoliva e le faceva venire un brivido lungo la schiena.
A essere sinceri, però, la signora Carla non aveva motivo di temere. Perché in tutta la sua vita non aveva mai scordato niente. Mai un appuntamento saltato, mai aveva dimenticato il nome di un’amica e mai aveva perso gli occhiali. Si ricordava perfettamente la faccia di quel suo compagno di scuola che alle elementari le tirava i capelli, e quella della maestra, quando, ribellandosi, gli tirò un pugno sul naso.
La signora Carla ricordava tutto perfettamente. Questo accadeva non per una sua dote fuori dal comune, ma per l’urgenza con cui, svelta, si apprestava sempre ad appuntare qualsiasi cosa. La preoccupava talmente tanto dimenticare, che niente le doveva sfuggire davvero.
Scriveva tutto. Da anni scriveva un diario con le sue memorie e si appuntava in un quaderno tutte le sue ricette preferite. Scriveva, sul calendario, le date dei compleanni delle persone a lei care nel momento esatto in cui lo acquistava. Scriveva sempre gli appuntamenti in agenda e, prima di uscire di casa, leggeva il foglietto con alcune cose “da non dimenticare”, che aveva scritto e attaccato, da mesi, sulla porta d’ingresso. “Controlla che i fornelli siano spenti. Controlla che siano spenti anche il forno, la lavastoviglie e la lavatrice. Controlla che i rubinetti siano chiusi, che anche le luci siano spente. Controlla di avere il portafoglio e le chiavi di casa. Di avere in borsa fazzoletti, occhiali da sole e un ombrello”
Così facendo, in tutta la sua vita, non aveva mai dimenticato niente. O almeno, non aveva mai scordato qualcosa per sempre. Non aveva mai dimenticato, senza poi ricordare di nuovo.
La signora Carla, difatti, appena rientrata a casa, si ricordava immediatamente di aver dimenticato di comprare il latte. Si ricordava sempre, con qualche giorno di ritardo, di aver scordato di fare gli auguri a quella sua amica di cui le sfuggiva il nome. Si ricordava subito della sua agenda lasciata sulla scrivania, quando, fuori casa, le veniva in mente l’ennesima cosa “da scrivere per non dimenticare”. Si ricordava sempre il posto dove aveva lasciato gli occhiali, dopo averli cercati per ore. E si ricordava immediatamente delle chiavi di casa, una volta chiusa la porta alle spalle.
La signora Carla non aveva molte paure, l’unica cosa che la spaventava profondamente era dimenticare. Ma la verità è che non aveva motivo di temere. Perché, in tutta la sua vita, non aveva mai dimenticato niente per sempre.
Sempre smemoratamente vostra,
Caterina